Lavoro domestico aggiornamento stipendio minimo

Ancora in attesa dell’adeguamento al tasso di inflazione o di un rinnovo del contratto atteso dal 2016, per le assunzioni di gennaio ecco i minimi tabellari.

Lo stipendio minimo nel lavoro domestico è fissato dal CCNL di categoria. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro infatti prevede dei minimi tabellari che i datori di lavoro dovrebbero rispettare in sede di assunzione. Il settore domestico però, è ancora piuttosto indietro da questo punto di vita, perché è vasto il problema del lavoro nero o delle assunzioni non in perfetta regola. In altre parole, capita spesso che nel settore domestico le lavoratrici ed i lavoratori non vengano regolarizzati o vengano messi in regola con stratagemmi e furberie atte a far spendere il meno possibile al datore di lavoro. A maggior ragione adesso che il settore è in attesa di un rinnovo del contratto collettivo, fermo al 2016.

Contratto scaduto e da rinnovare

Le associazioni dei datori di lavoro e i sindacati in rappresentanza dei lavoratori, devono ancora sedersi al tavolo della trattativa per rinnovare un CCNL che risulta ancora privo di determinati argomenti che nel settore domestico sono piuttosto rilevanti. Fatto sta, che in attesa del rinnovo del contratto, lo stipendio minimo tabellare, quello previsto dal CCNL è il medesimo dello scorso anno. Resta probabile che anche senza intesa sul rinnovo, presto associazioni datoriali e sindacati, si incontreranno al Ministero del lavoro per ripetere quella che è diventata prassi da 3 anni a questa parte, cioè la riunione che adegua gli stipendi al tasso di inflazione senza però approfondire il lavoro per dotare il sistema di un nuovo CCNL. Quale è lo stipendio minimo per una badante? quale è invece la paga spettante ad una colf? Vediamo nel dettaglio le cifre di stipendio minimo previste dal Contratto Collettivo, in attesa di novità.

Stipendio minimo dei lavoratori, le cifre

Ricapitolando, in attesa del nuovo accordo sul CCNL lavoro domestico e in attesa del consueto aggiornamento dei minimi stipendiali, il datore di lavoro è tenuto a seguire gli importi minimi di stipendio stabiliti dalle tabelle previste nel documento collettivo.Assumere un lavoratore oggi obbliga il datore di lavoro a prevedere stipendio minimo in base alle tabelle retributive A, B, C, D, E, F e G. Nel CCNL inoltre, viene imposto al datore di lavoro di provvedere ad erogare anche un importo prestabilito di vitto e alloggio. In linea generale, ecco i numeri relativi agli stipendi minimi tabella per tabella.

Tabella A, Lavoratori conviventi:

  • Livello A € 636,20
  • Livello AS € 751,88
  • Livello B € 809,71
  • Livello BS € 867,55
  • Livello C € 925,40
  • Livello CS € 983,22
  • Livello D € 1.156,72
  • Livello DS € 1.214,56

Tabella B: Lavoratori conviventi part time fino a 30 ore di lavoro

  • Livello B€ 578,37
  • Livello BS € 607,29
  • Livello C € 670,89

Tabella C: Lavoratori non conviventi, paga oraria

  • Livello A € 4,62
  • Livello AS € 5,45
  • Livello B € 5,78
  • Livello BS € 6,13
  • Livello C € 6,47
  • Livello CS € 6,82
  • Livello D € 7,87
  • Livello DS € 8,21

Tabella D: lavoratori impegnati nella assistenza notturna

  • Livello BS € 997,67
  • Livello CS € 1.130,70
  • Livello DS € 1.396,77

Tabella E: Lavoratori che garantiscono la presenza notturna mensile

  • Livello unico € 668,01

Tabella F: vitto e alloggio

  • Pranzo € 1,96
  • Cena € 1,96
  • Alloggio € 1,69

Tabella G: Lavoratori che sostituiscono i titolari di contratto nei giorni di riposso di questi ultimi, paga oraria

  • Livello CS € 7,34
  • Livello DS € 8,85

fonte: ultima ora news

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