Assunzione di Badanti: Necessità o Lusso? Scopri i Servizi di Assistenza Domiciliare di Adiura Livorno

Nella vita frenetica di oggi, l’assunzione di una badante può essere cruciale per garantire una vita dignitosa. La mancanza di tempo da parte dei familiari spinge molti a cercare soluzioni affidabili. L’agenzia Adiura Livorno offre assistenza su misura, risparmiando tempo e denaro alle famiglie.

Nell’era moderna, l’assunzione di badanti si pone come un dilemma: una necessità irrinunciabile o un lusso ricercato? La risposta, spesso, dipende dalle sfide quotidiane che le famiglie affrontano.

Una necessità imprescindibile

Una Necessità Imprescindibile

In molte circostanze, la badante diventa un supporto fondamentale. Familiari impegnati in carriere frenetiche e compiti quotidiani trovano nella badante una risorsa inestimabile. L’investimento in assistenza domiciliare diventa una scelta inevitabile per garantire cure adeguate a chi ne ha bisogno.

Il lusso del tempo guadagnato

D’altra parte, ci sono situazioni in cui l’assunzione di una badante diventa un lusso consapevole. Anche quando il tempo è disponibile, alcuni preferiscono delegare le responsabilità quotidiane alla badante. Questo permette loro di godere appieno dei momenti di relax, senza dover affrontare le sfide quotidiane.

I servizi personalizzati di Adiura Livorno

Soluzioni su misura per ogni esigenza

Adiura Livorno: Soluzioni su Misura per Ogni Esigenza

In questo contesto, Adiura Livorno si distingue come un partner affidabile. La nostra agenzia offre servizi di assistenza domiciliare personalizzati, garantendo personale qualificato selezionato per soddisfare le specifiche necessità di ogni famiglia. Una scelta che porta a un equilibrio tra lavoro e vita, fornendo servizi di assistenza domiciliare di alta qualità.

Risparmio di Tempo e Denaro con Adiura Livorno

Risparmio di Tempo e Denaro con Adiura Livorno

La nostra agenzia si impegna a semplificare il processo. I contratti sono personalizzati per adattarsi alle esigenze di ogni famiglia, risparmiando tempo e denaro. Ci prendiamo cura della ricerca e della gestione contrattuale, permettendo alle famiglie di concentrarsi sul benessere dei propri cari. Se hai dubbi e necessiti di delucidazione, non esitate a contattarci. Compila il Form a questo link e ti contatteremo il prima possibile. 

Recensioni: La Nostra Carta Vincente

Recensioni: La Nostra Carta Vincente

Invitiamo le famiglie a esplorare le recensioni dei nostri clienti soddisfatti. Da Adiura Livorno, ci impegniamo a fornire un servizio affidabile e di qualità, alleviando le preoccupazioni delle famiglie e assicurando il benessere dei loro cari.

Adiura Livorno, 12 Gennaio 2024

L’Importanza delle mura Domestiche: La Cura Domiciliare per gli Anziani

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L’avanzamento della tecnologia e la crescita delle conoscenze nel campo della medicina hanno consentito agli anziani di godere di una vita più longeva e soddisfacente. Tuttavia, con l’invecchiamento arrivano nuove sfide e la necessità di assistenza cresce. Avere l’opportunità di rimanere fra le proprie mura domestiche, circondati da ricordi e comfort familiari, è un desiderio comune per molti anziani. Ecco dove Adiura Livorno entra in gioco, offrendo un servizio di assistenza domiciliare di qualità, con badanti altamente qualificate e un approccio centrato sulla persona. 

La Significativa Importanza delle Mura Domestiche per un Anziano

Per gli anziani, la casa rappresenta molto più di un semplice edificio. È il luogo in cui hanno costruito le loro vite, condiviso momenti preziosi con le loro famiglie e creato legami profondi con la comunità circostante. Rimanere fra le mure domestiche offre una serie di benefici chiave per gli anziani:

  1. Comfort Emotivo: La casa è intrisa di ricordi, comfort e familiarità. Rimanere in un ambiente familiare può contribuire al benessere emotivo degli anziani, riducendo lo stress e l’ansia legati al cambiamento.
  2. Indipendenza: Vivere a casa consente agli anziani di mantenere un senso di indipendenza. Possono seguire le proprie routine quotidiane, prendere decisioni autonome e gestire il proprio spazio.
  3. Qualità della Vita: La familiarità dell’ambiente domestico può migliorare la qualità della vita degli anziani. Possono continuare a godere dei propri hobby e interessi, mantenere relazioni sociali con amici e vicini e persino prendersi cura dei propri animali domestici.
L'importanza delle mura domestiche per l'anziano.

La Sfida della Scelta dell’Assistente Giusto

Mentre l’idea di rimanere fra le mure domestiche è attraente, è fondamentale garantire che gli anziani ricevano la giusta assistenza. Qui entra in gioco Adiura Livorno, con la sua esperienza decennale nell’assistenza anziani a domicilio. Comprendiamo l’importanza di trovare la persona giusta per ogni individuo.

Il nostro processo di assistenza anziani inizia con la ricerca dell’assistente familiare ideale. Non solo ci concentriamo sulle competenze tecniche e professionali, ma prestiamo anche attenzione alla compatibilità personale. Riteniamo che un legame affettivo e una connessione empatica tra l’anziano e l’assistente siano fondamentali per garantire un ambiente di cura ottimale.

Offriamo una varietà di contratti flessibili che consentono alle famiglie di scegliere l’opzione più adatta alle loro esigenze e al loro budget. Siamo qui per guidarvi attraverso questo processo, garantendo che ogni aspetto dell’assistenza domiciliare sia trasparente e personalizzato.

Il Nostro Impegno Duraturo

Presso Adiura Livorno, crediamo nell’essere al fianco delle famiglie per l’intera durata del contratto. La nostra dedizione va oltre la semplice fornitura di assistenza: ci impegniamo a fornire supporto continuo, rispondere alle vostre domande e risolvere qualsiasi problema che possa sorgere lungo il percorso. La vostra tranquillità è la nostra priorità.

Per rendere l’accesso ai nostri servizi ancora più semplice, abbiamo sviluppato un’applicazione intuitiva che consente di richiedere assistenza e collaborazione in modo efficiente e comodo.

Chiamateci per un Preventivo e Seguite il Nostro Blog sulla Salute e il Benessere

Siamo pronti a rispondere a tutte le vostre domande e a fornire preventivi dettagliati per i nostri servizi di assistenza domiciliare. Siamo solo una chiamata telefonica lontano da voi.

Inoltre, vi invitiamo a seguire il nostro blog sulla salute e il benessere, dove condivideremo preziosi consigli e informazioni su come mantenere una buona salute durante l’invecchiamento.

Rimanere a casa è un desiderio profondo per molti anziani, e Adiura Livorno è qui per rendere questo desiderio una realtà. Scegliendo la nostra agenzia, scegliete un partner di fiducia per l’assistenza anziani a domicilio, garantendo una qualità di vita migliore e un ambiente confortevole per le persone a cui tenete di più. Contattateci oggi stesso e scoprite come possiamo aiutare la vostra famiglia a vivere una vita piena e soddisfacente a casa.

Adiura Livorno, 9 Settembre 2023

Badanti senza un regolare contratto quali i rischi per la famiglia

Se si assume una badante senza un regolare contratto, si corre il rischio di incorrere in diverse problematiche sia per la famiglia che per la badante stessa.

Innanzitutto, è importante ricordare che l’assunzione di una badante senza un contratto regolare costituisce una violazione della normativa in materia di lavoro domestico. Ciò può comportare sanzioni amministrative e, in caso di denuncia, anche penali. Sono previste multe da 3 mila fino a 40 mila euro e la reclusione fino a 3 anni. Inoltre, senza un contratto regolare, la famiglia non ha la garanzia di poter contare sulla badante in modo stabile nel tempo, con il rischio di doverla sostituire improvvisamente senza avere il tempo di trovare un’alternativa adeguata.

Inoltre, senza un contratto regolare, la badante non avrà diritto alle tutele previste dalla legge, come ad esempio l’assicurazione INAIL, il pagamento dei contributi previdenziali e l’accesso a eventuali indennità in caso di malattia o infortunio sul lavoro. La principale causa che induce una famiglia a tali rischi, è credere di risparmiare tempo e denaro con il “fai da te”. La realtà e tutt’altra e ti spiegheremo il perché lo crediamo fermamente. Analizziamo quindi tutti i problemi che la famiglia si potrebbe trovare costretta a risolvere.

Badanti senza contratto i rischi

I PROBLEMI

La scelta della badante sbagliata può causare molti problemi, tra cui:

1. Cura inadeguata della persona assistita: Una badante inadeguata potrebbe non avere le competenze necessarie per prendersi cura della persona assistita. Potrebbe non essere in grado di gestire situazioni di emergenza o di fornire cure mediche di base.

2. Problemi comportamentali: La badante potrebbe avere problemi di comportamento, come essere aggressiva, abusare dell’alcol o delle droghe, o avere problemi di salute mentale. Questo potrebbe causare problemi nella gestione della persona assistita.

3. Problemi di sicurezza: Una badante che non è stata adeguatamente verificata potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza della persona assistita. Potrebbe rubare oggetti di valore o soldi, o addirittura causare danni fisici alla persona assistita.

4. Problemi legali: Se la badante non è stata adeguatamente verificata, potrebbe non avere la documentazione necessaria per lavorare legalmente. Ciò potrebbe causare problemi legali per la famiglia che ha assunto la badante. La legge prevede multe fino a 40 mila euro e con la reclusione fino a tre anni.

5. Problemi finanziari: Una badante che non è affidabile potrebbe richiedere un pagamento più alto del dovuto o potrebbe rubare denaro dalla persona assistita. Ciò potrebbe causare problemi finanziari per la famiglia che ha assunto la badante.

6. Problemi di comunicazione: Una badante che non parla la lingua della persona assistita o che ha difficoltà di comunicazione potrebbe non essere in grado di comprendere le esigenze della persona assistita o di comunicare in modo efficace con la famiglia.

In generale, la scelta della badante sbagliata può causare molti problemi e stress per la famiglia e la persona assistita. È importante fare una selezione accurata della badante, controllando le referenze e verificando i suoi precedenti lavorativi, per garantire la sicurezza e il benessere della persona assistita.

IL NOSTRO SERVIZIO

Cercare un’assistente familiare affidandoti ad Adiura Livorno rende tutto più semplice. La nostra esperienza nel gestire e valutare il personale per quella mansione specifica, diversa in ogni situazione, fa risparmiare tempo alla famiglia e non si rischia di andare incontro ai problemi elencati o di far entrare nella propria casa estranei ogni due o tre giorni per poi ritrovarsi punto e a capo.

La nostra agenzia, presente nel Comune di Livorno e zone limitrofe, a differenza della famiglia e dell’assistito, non è emotivamente condizionata nella scelta, e con alte probabilità sarà una scelta razionale e adeguata all’esigenza specifica. Le badanti da noi proposte, sono state in altre famiglie a fare lo stesso lavoro e questo ci consente di conoscerle meglio, di valutarle, e di conseguenza con un buona conoscenza della situazione familiare, “abbinarle” con più sicurezza all’assistito.

Noi di Adiura Livorno lavoriamo con etica e professionalità, manteniamo alta la qualità dei servizi che offriamo. Prima di inserire una badante verifichiamo le regolarità della posizione di quest’ultima, cosa che per  una famiglia non è facile da fare. Valutiamo, inoltre, a seconda della situazione dell’assistito, la badante più idonea. La persona da assistere può avere una patologia piuttosto che un’altra, e parte del nostro lavoro e cercare la badante che ha già avuto esperienza con quella determinata patologia e scartare quelle invece, che non hanno avuto esperienza a riguardo.

Con il servizio di ricerca, chiediamo ai familiari di parlarci il più possibile della loro situazione, al solo fine di capire il tipo di servizio richiesto. Ne consegue un gran risparmio di tempo e stress sia per l’assistito che per la famiglia, e la badante con altissime probabilità accetterà meglio il lavoro offerto e con il contratto adeguato, evitando sorprese che potrebbero farle rifiutare il lavoro dopo alcuni giorni.

CONCLUSIONI

Le famiglie che si rivolgono a noi, troveranno serietà e professionalità e saremo con loro per tutta la durata del contratto qualora si dovesse verificare qualche problema. Non esitare a contattarci anche per un preventivo gratuito. Saremo lieti di ascoltare le tue esigenze e trovare insieme la giusta soluzione. I contratti vengono regolarizzati secondo il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro), e mensilmente verrà inviata relativa busta paga. Adiura Livorno sarà sempre presente e non abbandoniamo mai i nostri clienti.
Adiura Livorno 25 Aprile 2023
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Badanti e Colf: raddoppia lo sconto sulle tasse delle famiglie

C’è un’importante novità per le famiglie che assumono colf e badanti. Nella bozza del decreto lavoro allo studio del Governo, all’articolo 34 del testo anticipato su Il Sole 24 Ore di sabato 15 aprile, viene previsto che il tetto alla deduzione Irpef dal reddito complessivo del costo pagato nel corso dell’anno dalle famiglie per i contributi previdenziali versati in relazione agli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare sale dagli attuali 1.549,37 a 3.000 euro, raddoppia quindi lo sconto sulle tasse della famiglia

Non solo. Il tetto allo sconto fiscale per chi paga i contributi ai lavoratori domestici potrebbe raddoppiare arrivando a 3.000 euro l’anno.

Visite INALIL gratuite per badanti e colf

Sorveglianza sanitaria Inail

Per lavoratori domestici si devono intendere gli addetti ai servizi personali domestici di ambo i sessi. Devono prestare a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche.

Come accade per i lavoratori privati, anche ai collaboratori domestici l’Inail potrà assicurare, senza costi per il datore di lavoro, una visita medica preventiva per constatare controindicazioni al lavoro e per consentire allo stesso lavoratore di valutare la sua idoneità alla mansione specifica.

Oltre a questa si aggiungono le visite periodiche per controllare lo stato di salute dei lavoratori. Questo per poter esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.

La periodicità di questi accertamenti, qualora non prevista, verrà stabilita, di norma, in una volta l’anno.

La visita medica, inoltre potrà essere richiesta anche dal lavoratore per valutare le condizioni di salute e se queste sono suscettibili di peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta.

Nessun onere per le famiglie

Alle visite mediche provvede, come detto, l’Istituto nazionale per l’assicurazione sul lavoro attingendo dalle proprie risorse. Il che significa che per i datori di lavoro e dunque per le famiglie non ci saranno costi nello gestire le visite mediche preventive o quelle periodiche di controllo sulla verifica dell’idoneità alla prestazione di lavoro del collaboratore domestico.

Sconto fiscale per le Famiglie

Nella bozza del decreto lavoro, risorse permettendo, c’è anche un’altra importante novità per le famiglie che assumono colf e badanti. All’articolo 34 del testo anticipato su Il Sole 24 Ore di sabato 15 aprile, prevede che il tetto alla deduzione Irpef dal reddito complessivo del costo pagato nel corso dell’anno dalle famiglie. Il costo è relativo ai contributi previdenziali versati in relazione agli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare sale dagli attuali 1.549,37 a 3.000 euro.

Il lavoro dell’attuale governo sembra indicare una lotta al lavoro nero, dove ne conosciamo le conseguenze. Lo scopo è di incentivare le famiglie ad assumere grazie agli incentivi e agli sconti fiscali, e le badanti ad usufruire gratuitamente della medicina del lavoro. Iniziative, queste ultime, fino ad ora mai introdotta in un rapporto di lavoro domestico.

Adiura Livorno, 16 Aprile 2023

Rimborsi spese per badanti e Bonus per Anziani non autosufficienti anno 2022 2023.

CassaColf mette a disposizione 3600 Euro per anziani non autosufficienti che hanno assunto colf o badanti. Ecco come funziona il Bonus anziani, i requisiti e come fare domanda.

Disponibile il Bonus anziani 2022 2023 che consiste in 300 Euro al mese da utilizzare per pagare lo stipendio di colf o badanti.

Può essere richiesto per 12 mesi, arrivando ad un importo massimo di 3600 Euro annui. Non è erogato dall’INPS ma da CassaColf che ha deciso di dare un importante contributo per aiutare gli anziani non autosufficienti.

Ecco come funziona il bonus anziani 2022 2023, i requisiti per ottenerlo e come fare domanda.

COME FUNZIONA IL BONUS ANZIANI 2022 2023

Il bonus anziani è una misura introdotta da CassaColf e rivolta alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie che hanno assunto colf e badanti. Permette di avere un rimborso sugli stipendi di colf e badanti pari a 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi. L’importo massimo per tale misura è dunque di 3.600 euro. Inoltre, è anche previsto un bonus da 300 euro una tantum per chi deve assumere un sostituto se la propria colf o badante è entrata in maternità.

Esso rientra nell’ambito del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico rinnovato l’8 settembre 2020 ed è stato previsto dal regolamento per i datori di lavoro di CassaColf che è operativo dal 1° luglio 2021.

L’obiettivo del bonus anziani 2022 2023 è aiutare i datori di lavoro domestici più fragili e garantire la fornitura di prestazioni e di servizi ai datori di lavoro iscritti regolarmente a CassaColf. Questa misura si unisce a tutti gli altri aiuti che provengono dall’Ente avviati nel periodo della pandemia. Infatti, CassaColf ha anche prorogato fino al 30 aprile 2023 il bonus prestazioni Covid per colf, babysitter e badanti in caso di quarantena o di positività.

A CHI SPETTA IL BONUS ANZIANI 2022 2023

Possono fare richiesta del bonus anziani coloro che pagano gli stipendi di colf e badanti per un anziano non autosufficiente. Il rimborso per il datore di lavoro arriva solo in caso di non autosufficienza permanente e certificata. La richiesta può essere presentata sia per il bonus mensile pari a 300 euro, che per quello “una tantum” da 300 euro per ogni lavoratore assunto in sostituzione alla colf o badante in caso di maternità di quest’ultima. Possono presentare richiesta i datori di lavoro che hanno dipendenti con almeno un anno di contribuzione continuativa alla CassaColf.

COME FARE DOMANDA

Per presentare domanda per il bonus anziani bisogna utilizzare il modulo reso disponibile sul sito di CassaColf. Infatti, nella sezione “modulistica” si trovano gli allegati per presentare istanza. Nello specifico, vi è il modulo “datore di lavoro” che va compilato, firmato e inviato direttamente a CassaColf a mezzo email all’indirizzo pratichedatori@cassacolf.it. Contestualmente il dipendente (colf, badante) dovrà inviare il modulo “lavoratore” compilato e firmato all’indirizzo pratiche@cassacolf.it.

La modulistica è molto semplice e va compilata entro 12 mesi dalla richiesta di rimborso relativo a uno specifico periodo. Alla richiesta bisogna allegare le fotocopie dei documenti leggibili, tutto quello che può servire a dimostrare il rapporto di lavoro, la non autosufficienza e quanto dichiarato in istanza. La domanda essere compilata in ogni sua parte ed è importante anche che sia compilata in stampatello, così da essere perfettamente comprensibile. Parte della domanda deve essere compilata dal medico curante.

Invece, per richiedere il bonus Covid-19 per i colf, babysitter e badanti contagiati da Covid-19 o in quarantena è necessario scaricare il modulo “Covid19”, compilarlo, firmarlo e inviarlo all’indirizzo email pratichecovid@cassacolf.it.

ALTRE INDENNITÀ E RIMBORSI DA CASSACOLF

CassaColf ha previsto, oltre al bonus anziani, la proroga dei rimborsi per colf, babysitter e badanti contagiati da Covid-19 o in quarantena fino al 30 aprile 2023, Infatti, tali professionisti, riceveranno dei rimborsi e nello specifico:

  • indennità giornaliera di 100 euro per un massimo di 50 giorni in un anno, se risultano positivi e vengono ricoverati in strutture ospedaliere;
  • indennità giornaliera di 30 euro per un massimo di 10 giorni l’anno se costretti all’isolamento domiciliare a prescindere dal ricovero ospedaliero a seguito di positività da Covid-19;
  • indennità giornaliera di 40 euro fino a 14 giorni l’anno in caso di isolamento domiciliare o quarantena per sospetto Covid-19;
  • indennità giornaliera di 40 euro per un massimo di 14 giorni per i figli a carico.

Previsti inoltre, rimborsi per l’acquisto di materiale sanitario fino a 200 euro. Fino a 100 euro, invece, per le visite domiciliari di personale infermieristico o medico e per le prestazioni a sostegno della genitorialità. CassaColf ha infatti, previsto un rimborso fino a 200 euro per chi ha dei figli minori conviventi oppure a carico. Gli eventi che danno diritto ai rimborsi devono essere avvenuti entro il 30 aprile 2022, ma c’è tempo fino al 30 aprile 2023 per fare richiesta.

CHI È CASSACOLF E COSA FA

CassaColf è un ente senza scopo di lucro che offre prestazioni e servizi a lavoratori domestici (colf, badanti) e i loro datori di lavoro (anziani o chi li rappresenta). CassaColf gestisce i trattamenti assistenziali e assicurativi (integrativi  e/o aggiuntivi delle prestazioni sociali pubbliche obbligatorie), a favore dei collaboratori familiari dipendenti. I suoi soci fondatori sono DOMINA e FIDALDO in rappresentanza dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS e FEDERCOLF in rappresentanza dei lavoratori domestici.

ULTERIORI INFORMAZIONI

Per dubbi o domande è possibile chiamare il numero verde di CassaColf 800100026 oppure scrivere una mail a: info@cassacolf.it

RIFERIMENTI NORMATIVI E MODULISTICA

Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico 8 settembre 2021 (Pdf 1 Mb).
Regolamento per i datori di lavoro (440Kb) – attivo da 1 Luglio 2021.
Regolamento per i lavoratori domestici (472Kb) – attivo da 1 Luglio 2021.
Modulo Datore di Lavoro (Pdf 325 kb)
Modulo Lavoratore (Pdf 276 Kb)
Modulo Covid (Pdf 244 Kb)

Fonte articolo ticonsiglio.com

Adiura Livorno 14 Ottobre 2022

Sanatorie Colf Badanti priorità a lavoratrici Ucraine.

L’emergenza Ucraina impone uno sprint sulle pratiche di emersione dei rapporti di lavoro avviate con la sanatoria colf, badanti e braccianti del 2020. È necessario garantire una risposta più celere alle lavoratrici e ai lavoratori che arrivano dai territori colpiti dalla guerra e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro apre un canale di priorità con la circolare dell’8 marzo 2022.

Sanatoria colf e badanti, priorità alle regolarizzazioni che riguardano le lavoratrici ucraine

Con l’articolo 103 del Decreto Rilancio, approvato nel primo anno di pandemia, è stata prevista una sanatoria per colf e badanti. Più in particolare il testo del DL n. 34/2020 ha previsto una regolarizzazione per le lavoratrici e i lavoratori di specifici settori:

  • agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;
  • assistenza alla persona per il datore di lavoro o per componenti della sua famiglia, anche se non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza;
  • lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

Dal punto di vista pratico, è stato introdotta una doppia via per regolarizzare rapporti di lavoro e riconoscere permessi di soggiorno:

  • per il datore di lavoro italiano o straniero è stata prevista la possibilità di sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o di dichiararne uno irregolarmente instaurato con cittadini italiani o stranieri presenti sul territorio nazionale prima dell’8 marzo 2020;
  • per gli stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019 di chiederne uno nuovo della durata di sei mesi.

Le domande di accesso alla sanatoria colf, badanti e braccianti sono scadute il 15 agosto 2020, ma sono ancora in tantissimi ad attendere una risposta.

In questo contesto si inserisce la circolare INL diffusa l’8 marzo 2022 per aprire un canale di priorità per i lavoratori e le lavoratrici che arrivano dall’Ucraina:

“Tenuto conto dell’emergenza umanitaria in atto, avuto riguardo alle residue pratiche ancora in trattazione, si raccomanda agli Uffici di assicurare priorità a quelle riferite a cittadine/i di nazionalità ucraina, anche al fine di agevolarne la mobilità territoriale e le eventuali ricongiunzioni familiari”.

Sanatoria colf e badanti, priorità per le lavoratrici dall’Ucraina: l’emergenza impone tempi più brevi

Il documento diffuso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro da un lato conferma, pur in assenza di dati specifici, che le pratiche di regolarizzazione vanno molto a rilento, dall’altro sottolinea la necessità di agire tempestivamente in favore dei cittadini e delle cittadine ucraine: essere in regola con i documenti vuol dire avere la possibilità di partire e di tornare, così come di far arrivare dei familiari in Italia.

La conclusione della procedura avviata nell’estate del 2020 oggi che l’Ucraina è terra di conflitto assume un’importanza vitale. La burocrazia è lenta, ma la guerra impone urgenza.

Nonostante sia passato un anno e mezzo dalla chiusura delle domande di accesso alla sanatoria colf, badanti e braccianti, il numero di chi attende di essere in regola è altissimo e una buona fetta è rappresentato da ucraine e ucraini che vivono e lavorano nel nostro paese.

Entro la scadenza del 15 agosto 2020, sono state presentate dai datori di lavoro circa 207.000 domande di regolarizzazione, il numero sale a 220.000 se si considerano anche quelle inviate dai cittadini stranieri stessi.

Il lavoro domestico e di assistenza alla persona costituisce l’85 per cento del totale delle domande trasmesse, escluse quelle che riguardano i permessi di soggiorno scaduti.

In questa maggioranza, la comunità più numerosa è rappresentata proprio da colf e badanti che arrivano dall’Ucraina: in totale sono 18.639, secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno.

Dopo una lunga attesa, le “ragioni umanitarie” evidenziate dall’INL nel comunicato stampa che accompagna la circolare rappresentano l’amara speranza di ottenere una risposta.

Dalla scelta giusta e necessaria dell’Ispettorato, però, arriva anche un altro messaggio: di conseguenza tutti gli altri dovranno ancora aspettare, nonostante più di un anno e mezzo per ottenere la piena regolarizzazione sia già un tempo lunghissimo.

Fonte Informazionefiscale.it

Adiura Livorno 11 Marzo 2022

Contributi pubblici e accreditamento badanti e strutture per assistenza domiciliare. Come fare l’istanza di accreditamento.

Accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare e degli altri servizi alla persona

I servizi di assistenza domiciliare e gli altri servizi alla persona (di cui all’art.7 della l.r. 82/2009) erogati da soggetti pubblici e privati, compresi gli enti e organismi a carattere non lucrativo o da operatore individuale/badanti, possono chiedere l’accreditamento che attribuisce ai soggetti pubblici e privati l’idoneità ad erogare prestazioni sociali e socio sanitarie per conto degli enti pubblici competenti, ed ha validità su tutto il territorio regionale (art. 2 l.r. 82/2009).
Di seguito è possibile trovare tutte le informazioni relative alla procedura: tipologia di servizio, requisiti generali e specifici richiesti, modalità di presentazione dell’istanza, indicatori per l’autovalutazione dell’attività svolta e dei risultati raggiunti.

servizi di assistenza domiciliare e gli altri servizi alla persona, disciplinati dalla l.r. 82/2009, sono:

Assistenza domiciliare

  • Assistenza domiciliare erogata da organizzazioni per attività socio assistenziale
  • Assistenza domiciliare erogata da organizzazioni per attività socio sanitaria per non autosufficienti
  • Assistenza domiciliare erogata da organizzazioni per attività socio educativa
  • Assistenza domiciliare erogata da operatore individuale (badante)

Altri servizi alla persona 

  • Altri servizi alla persona (es: Unità di strada, Telesoccorso e/o teleassistenza, Distribuzione pasti e/o lavanderia a domicilio, Servizio di prossimità per il supporto alla domiciliarità, Trasporto sociale, ecc)

Requisiti per i servizi di assistenza domiciliare e degli altri servizi alla persona 
I requisiti per l’accreditamento sono indicati nel Regolamento 11 agosto 2020, 86/R e nelle Deliberazioni della Giunta regionale 245/2021 e s.m.i.

  • Requisiti specifici dei servizi di assistenza domiciliare e requisiti per il servizio di assistenza domiciliare erogato da operatori individuali ►►
  • Requisiti altri servizi alla persona – Organizzazioni ►►

Per i servizi di assistenza domiciliare i requisiti richiesti fanno riferimento a:

  1. elementi organizzativi, di professionalità ed esperienza, atti a rispondere ai bisogni di cura della persona nell’ambiente domestico ed a valorizzare le competenze degli operatori
  2. modalità di rilevazione della soddisfazione degli utenti e degli operatori, ad esclusione degli operatori individuali

Per gli altri servizi alla persona i requisiti richiesti fanno riferimento a:

  1.  elementi organizzativi caratterizzati da elevata capacità di risposta nei tempi e nelle modalità di erogazione dei servizi
  2. elementi di competenza professionale e di esperienza socio assistenziale tali da garantire l’appropriatezza e l’adeguatezza necessarie ad assicurare la gestione di situazioni complesse sia a livello relazionale che per la contestualità di esigenze eterogenee fra loro
  3. modalità di rilevazione della soddisfazione degli utenti e degli operatori

Per gli operatori individuali/badanti i requisiti richiesti fanno riferimento a:

  1. dati anagrafici dell’operatore
  2. formazione ed esperienze in campo assistenziale. L’operatore è in possesso di un attestato di formazione in campo assistenziale o è in grado di dimostrare una esperienza professionale in campo assistenziale di almeno tre mesi o è attualmente in possesso di un rapporto di lavoro in campo assistenziale regolarmente iscritto all’Inps

 

Istanza di accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare e degli altri servizi alla persona

 

L’istanza attesta il possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento del servizio ed è presentata dal legale rappresentante dell’ente o dell’organismo tramite dichiarazione sostitutiva. L’accreditamento rilasciato dal Comune non ha scadenza.
L’istanza deve essere presentata al SUAP del Comune dove è ubicata la sede operativa dell’ente o dell’organismo non lucrativo che eroga il servizio esclusivamente per via telematica, tramite il portale telematico STAR►►
E’ necessario seguire le istruzioni riportate nelle pagine del portale, compilando i dati direttamente sul sistema utilizzando la modulistica messa a disposizione all’interno del sistema stesso.
Modello 3 e 4 – Istanza (fac-simile►►

  • Accreditamento degli operatori individuali ►►
  • Accreditamento degli operatori individuali (inglese►►
  • Accreditamento degli operatori individuali (francese►►
  • Accreditamento degli operatori individuali (georgiano►►
  • Accreditamento degli operatori individuali (ucraino►►
  • Accreditamento degli operatori individuali (rumeno►►

Verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti

 

(per i servizi di assistenza domiciliare e gli altri servizi alla persona erogati da enti e organismi a carattere non lucrativo)
I servizi accreditati effettuano la verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori previsti nelle Deliberazioni della Giunta regionale 245/2021 e s.m.i.

  • Indicatori per assistenza domiciliare erogata da organizzazioni ►►
  • Indicatori per altri servizi alla persona ►►

La verifica è finalizzata all’individuazione di eventuali azioni correttive per il miglioramento continuo della qualità e deve essere svolta entro un anno dall’accreditamento e successivamente con periodicità annuale inviando la documentazione di autovalutazione al Comune competente per il controllo entro il termine previsto, a pena di decadenza.
La documentazione di autovalutazione deve essere presentata al SUAP del Comune dove è ubicata la sede operativa dell’ente o dell’organismo non lucrativo che eroga il servizio, esclusivamente per via telematica, tramite il portale telematico STAR►►
E’ necessario seguire le istruzioni riportate nelle pagine del portale, compilando i dati direttamente sul sistema utilizzando la modulistica messa a disposizione all’interno del sistema stesso.
Modello 3 ter e 4 ter – Autovalutazione (fac-simile) ►►

Istanza di accreditamento del servizio erogato da operatore individuale/badante

 

Gli operatori individuali sono accreditati per l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare dal Comune presso il quale sono domiciliati a seguito dell’accertamento del possesso dei requisiti previsti.
Gli operatori individuali devono presentare istanza di Accreditamento al SUAP del Comune dove sono domiciliati esclusivamente per via telematica, tramite il portale telematico STAR►► 
E’ necessario seguire le istruzioni riportate nelle pagine del portale, compilando i dati direttamente sul sistema utilizzando la modulistica messa a disposizione all’interno del sistema stesso.
Modello 5 – Istanza (fac-simile) ►►

Adiura Livorno 9 Marzo 2022

Fonte Servizio Sanitario Regione Toscana

Conservanti. Facciamo chiarezza.

I conservanti sono dei veleni a tutti gli effetti, allora perché vengono inseriti nei cosmetici? La loro funzione è quella di uccidere gli agenti patogeni (virus e batteri) che normalmente ci sono nella pelle e nell’aria: candida, aspergillus, botulino, ecc…

Uccidendo questi agenti contaminanti, il prodotto può conservarsi integro per diverso tempo, altrimenti di degraderebbe in pochi giorni formando muffe e altre colonizzazioni batteriche. Forse non sai che prima di mettere in commercio un cosmetico, questo deve superare un test (Challenge Test) eseguito in un laboratorio universitario certificato che determina la durata del prodotto (che viene poi indicata in etichetta con il simbolo del vasetto ed il numero di mesi). Il test prevede l’inoculazione nel prodotto di agenti patogeni (batteri, muffe, virus,…) in quantità 10000 volte superiore a quella presente mediamente in aria: il prodotto sotto test deve essere in grado di uccidere il 99,9% degli agenti patogeni entro 21 giorni. Se ci riesce possiamo affermare che la sua durata è oltre i 30 mesi (e non è obbligatorio indicare la data di scadenza in etichetta). Se ci mette quattro settimane, la sua durata sarà di 24 mesi, e così via fino ad arrivare a prodotti che si contaminano molto facilmente e quindi vengono venduti in confezioni monodose da conservare in frigo. Conservare una crema in frigorifero è impossibile in quanto essendo un emulsione di acqua e olio, a basse temperature tenderà a separarsi, è quindi inevitabile aggiungere conservanti alla crema stessa. Il punto è quali conservanti inserire.

Vediamo meglio perché un prodotto si contamina e ammuffisce. In qualsiasi prodotto, anche non cosmetico, l’ingrediente che porta alla degradazione è l’acqua. Quindi la nostra “strategia” di conservazione deve concentrarsi su questo elemento. Uno studio giapponese ha dimostrato che sottoponendo l’acqua ad una specie di centrifuga per un determinato tempo e ad un determinato numero di giri, questa resiste 40 volte di più alla contaminazione (processo di dinamizzazione dell’acqua). Questo risultato è spiegabile se si pensa che durante la centrifuga viene inglobato ossigeno nell’acqua e l’ossigeno è un ottimo disinfettante (pensa all’acqua ossigenata per le ferite!). Nei laboratori Fisioderma l’acqua viene dinamizzata con una turbina per 3 minuti a 3000 giri.

C’è poi da considerare un altro aspetto. Pensa ora ad una spugna bagnata esposta all’aria: quale sarà la parte di acqua che si contamina per prima, quella esterna o quella interna? Ovviamente quella esterna perché è più esposta all’aria, mentre quella interna è in qualche modo più protetta e più difficilmente raggiungibile dagli agenti patogeni. Quindi un’altra tecnica per evitare il più possibile la contaminazione è quella di “racchiudere” le molecole di acqua in agglomerati in modo che tutte le molecole che stanno all’interno siamo meno esposte alla contaminazione. Questo processo si chiama “gelificazione dell’acqua” ed è un altro accorgimento che noi usiamo per evitare la contaminazione senza mettere conservanti. Per gelificare l’acqua utilizziamo l’Acido poliacrilico che è molto simile all’Acido Ialuronico, è un componente molto costoso che normalmente si usa nel settore farmaceutico. Quindi, usando l’acido poliacrilico come reticolante si creano delle “palline” di acqua attaccate tra loro e compresse così che non rimanga spazio tra di esse e diventa in sistema inattaccabile. Applicato poi sulla pelle diviene un film termoisolante e idratante che non irrita. Per queste sue proprietà l’acido poliacrilico viene utilizzato nelle lavande vaginali, nei prodotti contro le afte della bocca, nei prodotti per gengive sensibili anche perché può essere ingerito senza alcuna conseguenza.

Ovviamente la contaminazione va evitata anche in fase di produzione del cosmetico. I laboratori Fisioderma sono certificati ISO e la normativa impone uno standard farmaceutico per cui gli ambienti dove vengono realizzati i nostri prodotti contengono al massimo 10 unità contaminanti per metro cubo, contro le 1000 unità per metro cubo che normalmente sono previste nei laboratori a standard cosmetici. I nostri operatori lavorano muniti di scafandrini e mascherine anticontaminanti, gli ambienti vengono sanitizzati a intervalli di tempo ben precisi e se capita che qualcuno starnutisce nel laboratorio si blocca immediatamente il processo produttivo e si innesca una procedura di sanitizzazione allucinante! Ecco perché se un nostro operatore ha il raffreddore non lavorerà in laboratorio ma si dedicherà al confezionamento o alla spedizione dei prodotti!

Quindi, ricapitolando, riusciamo ad utilizzare una quantità minima di conservanti perché:

  • Dinamizziamo l’acqua aumentandone l’immunità alla contaminazione in fase di produzione;
  • Usiamo l’Acido Poliacrilico per gelificare l’acqua rendendola meno attaccabile dagli agenti patogeni;
  • Realizziamo i prodotti in ambienti con un livello di pulizia 100 volte superiore a quello previsto per la produzione di cosmetici.

L’unico attacco batterico dal quale dobbiamo difenderci è quello derivante dall’eventuale contatto del prodotto con il dito dell’operatore ed è questo il motivo per cui tutti i prodotti sono in tubetto tranne OIL5 (che essendo una miscela di oli non è soggetta a contaminazione perché non contiene acqua) e PP1 che è in vasetto perché essendo una pomata non contiene acqua (non è un emulsione come la crema). Il tutto dunque si riduce a difendersi dai batteri che penetrano nel prodotto solo attraverso il risucchio dalla bocca del tubetto di quella minima parte di prodotto che entra in contatto con il dito dell’operatore. Grazie a tutti questi accorgimenti possiamo usare minime quantità di conservanti alimentari non pericolosi ed in quantità 50/60 volte inferiore rispetto ai normali cosmetici.

Adiura Livorno, 7 Dicenbre 2021

 

 

 

Badanti e lavoro nero. A chi conviene e chi rischia.

Badante in nero: cosa si rischia?

Quali sono i rischi per chi assume una badante in nero?

Continuamente ci vengono poste specifiche domande, sui rischi, favorendo il lavoro nero, a cui la famiglia potrebbe incorrere  sia in ambito penale che economico. in questo articolo proveremo a rispondervi e chiarire ogni dubbio.

Le conseguenze spiacevoli di assumere una badante in nero sono concrete e molto spiacevoli per tutte le parti coinvolte, quindi anche per il lavoratore, e vanno comprese con attenzione in modo che l’educazione alla corretta erogazione del rapporto di lavoro sia sempre favorita, come consigliamo sempre ai nostri clienti. Naturalmente in ogni famiglia troviamo situazioni ed esigenze diverse.

Cominciamo innanzitutto col definire cosa viene considerato “lavoro irregolare”, il cosiddetto lavoro in nero o sommerso, secondo la legge italiana e quali sanzioni si rischiano.

Si definisce lavoro nero la pratica di impiegare personale subordinato senza che via sia un’assunzione reale e senza che questa venga comunicata al Centro per l’Impiego e, di conseguenza, a organi come INPS e INAIL.

Non si tratta semplicemente di un comportamento scorretto: al contrario, questo tipo di azione è ritenuta illegale e si configura come sanzionabile da un punto di vista amministrativo e penale.

Sanzioni per chi assume una badante in nero?

La legge italiana colpisce duramente chiunque operi in modo da favorire il lavoro nero. Più specificamente, nel caso in cui l’INPS non riceva comunicazione chiara e puntuale della presenza di un rapporto di lavoro, il datore di lavoro potrà essere sanzionato con multe variabili tra i 200 e i 500 euro.

Tuttavia, i rischi di assumere una badante in nero non finiscono qui. La mancata regolarizzazione del rapporto di lavoro con l’assistente familiare comporta anche una sanzione per la mancata iscrizione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) che, in questo caso, sarà quantificata in un importo oscillante tra i 1500 e i 2000 euro.

A questa cifra andranno aggiunte 150 euro per ogni giorno di lavoro in nero svolto dalla badante, nonché l’ammontare del contributo previdenziale mai versato nelle casse dello Stato, che sarà calcolato con un tasso fisso su base annuale.

Finora abbiamo parlato delle sanzioni amministrative (multe), per chi assume una badante in nero. Tuttavia, questo tipo di comportamento presenta anche rischiose ripercussioni a livello penale. Se, per esempio, la badante non è soltanto irregolarmente assunta ma non dispone del permesso di soggiorno (nel caso di professionisti assistenziali di nazionalità extracomunitaria), per il datore di lavoro si palesa addirittura il rischio di reclusione da tre a dodici mesi e un’ulteriore sanzione di 5 mila euro.

Vediamo i rischi per la badante assunta in nero?

Dal momento che una badante in nero è considerata parte debole, e dunque lesa, nel rapporto di lavoro, in linea generale non rischia alcuna sanzione. Ma attenzione, esistono tuttavia delle eccezioni nel caso in cui il lavoratore risulti disoccupato, a prescindere che percepisca o meno un sussidio di disoccupazione, e venga scoperto a lavorare in modo irregolare (non correttamente contrattualizzato).

Questo significa che se la badante ha presentato all’INPS o a un Centro per l’Impiego il proprio status di disoccupata ma, contestualmente, lavora in nero, commetterà il reato di Falso Ideologico per il quale è prevista anche una pena detentiva fino ai due anni. È importante ricordare che tale principio si applica anche se il lavoratore non percepisce alcuna indennità di disoccupazione.

Nel caso in cui il sussidio di disoccupazione venga invece percepito e la badante venga comunque scoperta a lavorare in nero, rischierà una contestazione relativa alla violazione dell’articolo 316-ter del Codice Penale, che identifica la percezione di erogazioni indebite ai danni dello Stato. In questo caso, il rischio sarà di reclusione dai sei mesi ai quattro anni e di una sanzione amministrativa dai 5.164 ai 25.822 euro (se la somma indebitamente percepita è inferiore ai 4000 euro. Diversamente, la multa non potrà comunque mai superare il triplo dell’importo percepito dal lavoratore in nero).

Come è facile intuire, del lavoro in nero non beneficia e non conviene assolutamente a nessuno e quello che potrebbe sembrare un risparmio economico si riverbera in realtà in una serie di rischi particolarmente alti sia per il datore di lavoro che per la badante.

Non soltanto assumere una badante in nero è dunque un comportamento scorretto che dovrà essere progressivamente “disimparato” fino ad essere totalmente eliminato, ma operare secondo le garanzie di legge rappresenta un dovere e un diritto di tutti.

  • Per una consulenza in merito alla migliore soluzione in termini di figure assistenziali domiciliari, entrate subito in contatto con Adiura Livorno, avremo una proposta ad hoc sulle vostre specifiche esigenze.

Adiura Livorno, 30 Ottobre 2021

COME AGISCE UNA CREMA SULLA PELLE

 

La pelle non assorbe acqua. E meno male che non lo fa! Altrimenti appena mettiamo un piede nell’acqua di mare prenderemmo istantaneamente una bella infezione batterica che porterebbe alla morte.

Tra l’epidermide e il derma c’è infatti uno strato impermeabile che impedisce all’acqua e a tutte le sostanze idrosolubili di penetrare all’interno. La penetrazione di un elemento attivo idrosolubile contenuto in una crema può avvenire solo per osmosi (un particolare processo di migrazione basato sulla differenza di pressione) ma richiede un tempo di 8/12 ore. 

Una crema cosmetica già dopo mezz’ora dall’applicazione è evaporata per cui è praticamente impossibile che un elemento idrosolubile contenuto in una crema penetri all’interno della pelle. Una crema che viene spacciata come tonica, antiossidante a rapido assorbimento è in realtà una bufala!

Ma allora perché magari svanisce in poco tempo? Non viene assorbita? La risposta è priva di dubbi: no! Sparisce perché evapora, si volatilizza per la presenza di sostanze evanescenti come ad esempio i siliconi. Immagina di spruzzare un po’ di alcool su un tavolo. 

Vedrai che dopo pochi minuti è completamente sparito, ma ciò non significa che l’ha assorbito il tavolo! Semplicemente l’alcool è evaporato e si è quindi volatilizzato in aria. Dunque le sostanze idrosolubili funzionano benissimo ma solo se si vuol trattare la pelle esternamente.

Cosa è allora che la pelle è in grado di assorbire? L’olio! Più in generale le sostanze grasse. Queste riescono a penetrare facilmente all’interno della pelle. Dunque se voglio trattare la pelle dall’interno devo usare oli e grassi per poter penetrare. 

Uno degli ingredienti che usiamo, ad esempio nella pomata PP1, è la lanolina. La lanolina è un estratto animale ed è lo strato protettivo del manto lanoso della pecora. Dopo la tosatura la lana viene sgrassata con aceto e lo “scarto” di questa lavorazione è particolarmente ricco di lanolina. Opportunamente depurato si ottiene un acido grasso molto nutriente e sfiammante molto usato anche nell’antichità per la cura della pelle.

Normalmente la lanolina viene miscelata con glicerina che funge da veicolo oleoso per trasportarla all’interno della pelle. Devi sapere che nell’elenco degli ingredienti di un cosmetico, la glicerina è indicata con il termine “bioglycerin”, ma la sua provenienza può essere  da due fonti ben diverse. 

La prima fonte è lo scarto della lavorazione della benzina, la seconda fonte è l’olio d’oliva e in questo caso di parla di glicerolo. La glicerina ottenuta dalla benzina è molto economica, mentre il glicerolo costa molto di più anche perché è un dolcificante per uso alimentare. La pomata PP1 è composta da lanolina e glicerolo ed è quindi priva di acqua perché il suo scopo è agire in profondità e non in superficie. 

L’insorgere di una piaga da decubito inizia con la pressione costante sulla pelle che provoca il cedimento delle vene che rilasciano acqua che crea un edema, l’edema crea infiammazione, l’infiammazione crea calore e favorisce la proliferazione batterica che provoca una infezione sottocutanea. 

Grazie agli oli, ai grassi e ai burri contenuti nella PP1 si riesce ad arrivare più in profondità, lì rilascia liposomi, sostanze biotecnologiche mediante le quali si riesce ad attivare una azione vasotonica, antinfiammatoria e immunostimolante. L’assenza di acqua nella pomata PP1 permette anche di evitare la degradazione del prodotto a seguito del contatto con il dito dell’operatore (vedi articolo sui conservanti).

L’obiettivo dei prodotti Fisioderma è quello di mettere l’organismo in condizioni di reagire autonomamente e rigenerarsi. Studi effettuati sulla pelle di grandi ustionati hanno dimostrato che utilizzando sulla pelle ustionata delle molecole dette polipeptidi e tripeptidi, queste si agganciano alla matrice della pelle e stimolano le ghiandole che generano nuove cellule di pelle. 

Normalmente queste sostanze incrementano di 20 volte la velocità di crescita della pelle: aumentando la velocità di creazione di nuova pelle si diminuisce il tempo di esposizione agli agenti infettanti così diminuisce il rischio di infezione e si velocizza la guarigione. 

Queste molecole devono essere dosate molto attentamente e possono essere inserite nei liposomi e attivate dopo un tempo ben preciso, ovvero quello necessario per penetrare all’interno della pelle e ad una temperatura ben precisa (che determina la profondità di penetrazione). 

I liposomi sono quindi come dei palloncini che contengono polipeptidi e questi palloncini sono programmati per scoppiare dopo un certo tempo o ad una certa temperatura liberando le sostanze al loro interno.

Ecco perché i prodotti Fisioderma sono particolarmente efficienti: contengono sostanze idrosolubili che agiscono solo in superficie e sostanze oleose che servono per veicolare il principio attivo all’interno e agire direttamente sul problema. I principi attivi stimolano l’organismo ad autorigenerarsi stimolando la generazione di nuove cellule sane accelerando così i tempi di guarigione.

Adiura Livorno 18 Ottobre 2021